Passo in avanti sui Parametri forensi: il Cnf approva le tabelle

Via libera all’approvazione della proposta sui parametri forensi da parte del Cnf, che sarà ora inviata al ministero della Giustizia. La prima riunione plenaria, a Roma, con tutte le componenti dell’Avvocatura – 120 ordini, le Unioni, la Cassa forense, l’Oua e le Associazioni – dopo l’approvazione della riforma forense, ha fornito chiarimenti anche sul procedimento disciplinare e annunciato l’intervento nel giudizio sulla legittimità della revisione della geografia giudiziaria davanti alla Consulta. Per il presidente Guido Alpa “Il nuovo ordinamento professionale forense apre una nuova stagione per l’Avvocatura”.

 

Alpa, collaborativi con il Governo

“Anche grazie alle nuove disposizioni – ha detto Alpa -, gli avvocati potranno contribuire fattivamente alla crescita economica del Paese attraverso la propria attività professionale. Ci auguriamo che il rapporto con il nuovo Governo sia fattivo e proficuo. L’Avvocatura ha già offerto la sua collaborazione nel rispetto del suo ruolo nella giurisdizione e nei rapporti economici e sociali ”.

 

Parametri

La proposta del Cnf, illustrata dal consigliere Aldo Morlino supera il decreto Parametri 140/2012 (assunto sulla base del decreto Cresci-Italia e impugnato davanti al Tar del Lazio per eccesso di potere) in relazione non solo “agli ingiustificati abbattimenti dei compensi” che, sempre secondo gli avvocati, “giungono fino alla metà per le attività di difesa previste dalla legge a carico dei legali, senza contare che il Dm 140 non aveva applicato per intero neanche l’indice Istat 2009/2012”; ma dovrebbero sopperire anche a “gravi lacune” che il Cnf aveva già segnalato in diverse note inviate a Via Arenula.

 

Pronte dunque le Tabelle Parametri per il civile corrispondenti ciascuna al tipo di procedimento/giudizio – comprese la materia stragiudiziale, la mediazione, le procedure concorsuali, quelle arbitrali, i processi amministrativi e tributari, i processi davanti alle giurisdizioni superiori – e una per il penale. Gli scaglioni di valore, diversamente dal Dm 140, sono corrispondenti a quelli previsti dal ministero della giustizia per la determinazione del contributo unificato, “con una semplificazione evidente per gli operatori”. Parte integrante della proposta è poi la parte normativa per il civile- penale- stragiudiziale.

 

Obiettivo del Cnf ispirarsi ai principi di “semplificazione, trasparenza e equità” in modo da creare uno strumento di “facile e immediata consultazione per gli operatori del diritto e per i cittadini che potranno avere uno strumento di immediato orientamento”.

Geografia giudiziaria, il Cnf interviene in giudizio

Ferma la posizione sulla abrogazione dei piccoli tribunali. “In attesa della decisione della Consulta è necessario che il Governo proroghi l’entrata in vigore di una riforma che in realtà non da garanzie di risparmio di spesa mentre certamente mortifica la giustizia di prossimità”, ha ribadito Alpa.

 

Per questo il Cnf ha deciso di intervenire nel giudizio di illegittimità costituzionale davanti alla Consulta in ordine alla revisione delle circoscrizioni giudiziari, introdotta dalla legge di conversione (legge 148/2011) del decreto legge Manovra d’Agosto (n. 138/2011) e attuata con il decreto delegato 148/2011.

 

La soppressione di 31 tribunali e 220 sezione distaccate dovrebbe entrare in vigore il 13 settembre 2013. Il Cnf ha già depositato l’atto di intervento, redatto da Piero Alberto Capotosti e Francesco Saverio Bertolini, in uno dei giudizi pendenti presso la Corte Costituzionale.

 

Procedimenti disciplinari senza interruzione

È stata la volta del vicepresidente Ubaldo Perfetti che ha illustrato gli atti (una sentenza e tre pareri) con i quali il Cnf ha chiarito a vantaggio degli Ordini forensi che l’attuale sistema disciplinare, che fa capo ai Consigli dell’Ordine e al Consiglio nazionale forense come giudice speciale di secondo grado, non è stato oggetto di alcuna abrogazione conseguente al decreto legge n. 138/2011 (Manovra d’agosto) e al Dpr 137/2012 (Regolamento di attuazione).

 

“Il sistema disciplinare relativo gli avvocati può dunque svolgersi secondo le norme del vecchio ordinamento forense – spiega il Cnf – , in attesa che il nuovo sistema disegnato dalla legge 247/2012 (Nuova disciplina dell’ordinamento della professione forense) entri in vigore – prescrizione e sospensione cautelare comprese – solo al termine del processo regolamentare di attuazione”.

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