19.03.09. -I giudici di pace in assemblea – I temi caldi al centro della quindicesima assise dell’Angdp che si tiene stamattina a Roma – All’aumento di compiti segua la continuità dell’inc
di Francesco Cersosimo – Presidente Angdp Gli iscritti all’Associazione nazionale giudici di pace sono riuniti oggi all’Hotel Nazionale in piazza Montecitorio a Roma in assemblea per la quindicesima volta. Convergono da tutta Italia per mettere a punto le linee d’azione per l’anno in corso. Troveranno una situazione in pieno movimento. L’attenzione del parlamento in questa fase è notevole. L’aumento della competenza civile e penale per i gdp è ormai un dato di fatto. Si tratterà di attendere le decisioni definitive della camera dei deputati per via dell’obsoleto bicameralismo perfetto, non più al passo con i tempi. Il senato ha infatti licenziato sia l’aumento della competenza civile sia quella penale. In civile l’aumento per valore passa ad 5.000,00 per i beni mobili ed 20.000,00 per i danni da circolazione stradale e natanti. Abbiamo già riferito che la proposta governativa che prevedeva, rispettivamente 7.500,00 ed 25.000,00. Purtroppo il senato non è stata di tale avviso, anche per una immotivata opposizione dell’avvocatura, incomprensibile, in quanto finisce per danneggiare i giovani avvocati. Sostanzialmente si è trattato di adeguare i valori del 1991. Con una novità: una nuova competenza per materia in tema di previdenza. Va bene così. E’ stata una battaglia lunga che l’Angdp, che insieme ad altre forze associative ha portato avanti e la cui risoluzione arriva al momento giusto. Ricordo agli scettici per professione, a chi tende a sottovalutare sempre gli obiettivi che si raggiungono che la fine del «Conciliatore» si ebbe per consunzione. La competenza per valore £ 50.000, non più aggiornata, svuotò l’ufficio di vertenze e ne segnò la morte. Consapevoli di questo ci siamo battuti con tutti i governi affinchè la competenza per valore venisse aumentata. Comunque ciò sta avvenendo con una significativa attribuzione di competenza per materia. Non è roba da poco. Si apre un fronte di intervento che occuperà lo spazio lasciato libero dalla rarefazione della materia relativa ai danni da circolazione, che, detto per inciso, a questo punto potevano essere dati con maggiore estensione (almeno sino a 50,000,00), data l’esperienza e professionalità raggiunta dai gdp. E’ pleonastico osservare che più materie vengono assegnate ai gdp, più magistrati di tribunale possono essere dislocati nel penale. Per la verità anche per questo settore i gdp vedranno potenziata la loro attività. Il senato ha già approvato e trasmesso alla camera il disegno di legge sulla sicurezza che all’art. 22 prevede che il reato di clandestinità sia attribuito ai gdp. Anche qui non senza polemiche, questa volta con i magistrati di carriera che evidenziavano come i gdp non potessero decidere in ordine alla restrizione personale degli imputati. Il governo ha aggirato l’ostacolo prevedendo non il carcere, ma l’erogazione di una multa da 5.000 a 10.000,00 e la espulsione dal territorio nazionale. Dunque aumento di competenze per i gdp e loro insostituibilità per il sistema giustizia. E’ evidente che il giudizio di positività sull’operato dei gdp, sempre espresso in tutte le relazioni inaugurali dell’anno giudiziario sia dai presidenti della Cassazione sia dai ministri di giustizia, di recente dal ministro Angelino Alfano, da me personalmente sentito, è stato fondato sull’operosità dei gdp protratta dal 1995. Di questi giudici di pace che, entrati in 4.700, oggi non raggiungono le 3 mila unità. Occorre dire che se il governo non esprimerà un parere favorevole all’approvazione degli emendamenti dell’on. Pelino, dell’on. Marinello e altri, che danno una prospettiva di continuità, se pure sottoposta a giudizio quadriennale del Csm, agli attuali gdp in servizio e a quelli che in seguito verranno, nel giro di due anni gli uffici del gdp saranno svuotati ed il sistema giustizia collasserà definitivamente sotto il peso di un milione cinquecentomila cause che andranno a sommarsi alle insolute cinquemilionicinquecentomila. Senza giri di parole il punto è questo. All’aumento delle competenza dovrà necessariamente fare seguito contestualmente la continuità nell’incarico. Tanti in parlamento hanno compreso. In questi ultimi giorni un sempre un maggior numero di parlamentari sono coinvolti e attendono che il governo dia il placet esprimendo parere favorevole agli emendamenti. Le ragioni le abbiamo espresse più volte in tutte le sedi, ma non ci stancheremo di sottolinearle. Raggiunta una professionalità conclamata, appare assurdo che lo Stato non dia certezze di continuità nell’incarico, per come già avvenuto per i giudici tributari, sia per dare serenità ad un corpo giudicante in essere, sia per garantire la funzionalità stessa degli uffici a gravissimo rischio di esistenza, sia infine, e non da ultimo, per motivi di risparmio economico che i concorsi ripetuti ed i corsi di nuove formazioni comporterebbero . Questi saranno i temi al centro del dibattito. Su cui i gdp si confronteranno con tutti gli operatori della giustizia e con i rappresentanti delle associazioni. Fonte: Italia Oggi |