29.09.08 – GIUSTIZIA: GIUDICI DI PACE, RIVEDERE DECRETO SCOTTI SU ORGANICI

Vanno rivisti gli organici degli uffici del Giudice di Pace, con la modifica del decreto emanato dal precedente ministro della giustizia Luigi Scotti, che “non risponde alle esigenze degli uffici del Gdp e di razionale distribuzione dei carichi di lavoro”, e che peraltro deve essere ancora esaminato dalla apposita Sezione di Controllo della Corte dei Conti.

E’ quanto afferma in una nota l’Unione Nazionale dei Giudici di Pace (Unagipa) ricordando l’ultimo incontro avuto il 17 scorso con il Guardasigilli Alfano che ha ora incaricato i responsabili del suo dicastero di riesaminare il provvedimento. Scotti, sostengono i giudici di pace, ha tenuto conto inspiegabilmente di dati statistici ‘vetusti’, ovvero risalenti al 2003 senza nemmeno acquisire i dati di ben 90 sedi tra le quali Napoli (con grossi comuni della provincia quali Acerra, Aversa, Sorrento ecc.), Genova, Firenze, Trieste, Pisa e tante altre. E, a proposito di ‘consistenti disparita’ di carichi di lavoro, l’Unagipa sottolinea che ben 75 sedi avrebbero un carico per giudice da 300 a 3695 procedimenti l’anno, 85 sedi un carico tra 201 e 300 procedimenti l’anno, mentre ben 329 sedi ne avrebbero uno inferiore a 10 procedimenti annuali.

Un esempio: con l’attuazione del decreto, all’Ufficio di s. Nicolo’ Gerei (Ca) ciscun giudice tratterebbe 8 procedimenti l’anno, mentre a Laviano (Sa) si arriverebbe ad un carico di lavoro di 3695 procedimenti annuali. Tutto questo perche’ la proposta Scotti – eliminando il blocco dei concorsi (previsto dal dl del 2004) per l’assegnazione della competenza al GdP sulle espulsioni dei clandestini – provocherebbe l’immediata nomina di 100 nuovi Giudici di Pace presso sedi che non ne hanno bisogno di altri e sopratutto comporterebbe un aumento della spesa pari a 12 milioni di euro l’anno. Decreto, quello di Scotti, che e’ stato ‘prudenzialmente’ impugnato anche davanti al Tar del Lazio, e che pregiudicherebbe anche la riforma della “Giustizia di Pace” che Governo e Parlamento si sono impegnati a definire entro il 2009.

E c’e’ infine la mancata trasmissione del decreto in questione alla Sezione di Controllo della Corte dei Conti per il ‘controllo preventivo di legittimita’, come evidenziato dallo stesso presidente – conclude l’Unigipa – con una lettera inviata fin dallo scorso agosto che annunciava la richiesta del provvedimento al ministero per l’esame di sua competenza. (AGI)

Fonte: stato-oggi.it

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