Aumentano i procedimenti penali, diminuiscono le cause civili

E’ aumentato del 2,2% il numero complessivo di procedimenti penali pendenti presso gli Uffici giudiziari, rispetto allo scorso anno. Lo rileva il Guardasigilli Paola Severino, nella relazione inviata al Parlamento, sull’amministrazione della giustizia nel 2012. In particolare, gli Uffici giudicanti hanno registrato un aumento dei dibattimenti, mentre quelli requirenti hanno evidenziato una lieve diminuzione delle pendenze (-0,2%).
L’incremento delle pendenze nel settore penale “incide negativamente sulla durata media prevedibile dei processi che fa registrare un allungamento dei tempi”. L’allungamento è “piuttosto limitato” in primo grado (342 giorni nel 2011 contro 326 nel 2010) e in Cassazione (218 giorni nel 2011 contro 204 nel 2010), mentre è più significativo in Corte d’Appello, “vero collo di bottiglia del sistema” (947 giorni nel 2011 contro 839 nel 2010).
Prosegue, invece, la riduzione degli affari pendenti in tutti gli uffici in materia di giustizia civile: erano 5.922.674 a giugno 2009, sono 5.488.031 a giugno 2012. La contrazione è del 3,5% nei tribunali, dell’1,3% nelle Corti d’Appello, del 7% negli uffici del Giudice di pace. Il calo è associato in buona parte alla riduzione nelle iscrizioni, pari al 10,4% negli ultimi due anni, legata in particolare alle ricadute di diversi interventi legislativi relativi alla soluzione di alcune controversie in materia previdenziale, all’incremento del contributo unificato in alcune materie, all’introduzione della mediazione civile obbligatoria. Quest’ultima, fino alla bocciatura da parte della Consulta, tra il marzo 2010 e l’ottobre 2012 ha visto circa 210mila mediazioni con una percentuale del 48% di accordi raggiunti. Solo nel 31% dei casi in cui era obbligatoria la mediazione le parti si sono presentate.Risparmi. Le riforme sulla geografia giudiziaria e sul filtro in appello porteranno “risparmi di spesa significativi”, stimabile in circa 55 milioni di euro per il 2012 e 95 milioni di euro per gli anni successivi, oltre ad assicurare “rilevanti benefici in termini di maggiore efficienza ed efficacia degli uffici”.
Per effetto del filtro all’appello, poi, si stima una riduzione di circa 55mila cause civili sopravvenute all’anno per un costo medio per ogni processo pari a 517 euro. Il risparmio complessivo stimato è di circa 28 milioni di euro l’anno.

Italia Oggi

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