29.04.2011 – Le multe stradali si potranno pagare a rate – La circolare ministeriale
Le multe si potranno pagare a rate. E chi ha la patente sospesa avrà meno permessi di guida a ore.
Queste le novità più rilevanti della circolare 6535 del Dait (dipartimento Affari interni e territoriali) del ministero dell’Interno, emanata il 22 aprile per chiarire gli aspetti applicativi della riforma del Codice della strada (legge 120/10) di competenza prefettizia. Il provvedimento – molto atteso fin dall’agosto 2010 – rileva che il permesso di guida è stato introdotto nella seconda sezione del titolo sesto, che è riferita alle sanzioni amministrative accessorie. Quindi può essere applicato solo agli illeciti classificati come amministrativi e non anche a quelli penali. E la guida in stato di ebbrezza è un reato quando il tasso alcolemico supera 0,8 grammi/litro; è stata depenalizzata (peraltro proprio dalla riforma) solo nella fascia di violazione più lieve (da 0,5 a 0,8 g/l), quindi il permesso può essere richiesto solo quando si è in quest’ultima. Analogamente, non si ha diritto all’agevolazione in caso di guida sotto l’effetto di droghe, che è sempre reato. Sempre riguardo all’alcol, la circolare conferma quanto molti temevano da subito: con la depenalizzazione resterà impunito chi aveva un processo penale aperto prima della riforma per ebbrezza fino a 0,8 g/l, perché va applicata la sanzione più favorevole al reo. Ma quest’ultima non può scattare, perché sarebbe amministrativa e come tale non retroattiva. Né la riforma contiene una norma transitoria che disponga diversamente. Sciolto il nodo della confisca del veicolo, che la riforma ha reso amministrativa anche in presenza di reati (come appunto alcol o droga alla guida): fermo restando il sequestro immediato, l’interessato può poi chiedere la custodia del mezzo, per evitare le spese di deposito per il non breve periodo che passa fino alla condanna definitiva. Altro chiarimento importante riguarda l’immediata applicabilità della rateizzazione delle multe (sanzioni amministrative pecuniarie), che la riforma aveva introdotto ma prevedendo un decreto interministeriale attuativo. Il Dait ritiene che già la riforma contenga sufficienti elementi per passare all’applicazione e la giudica opportuna sia per venire incontro ai meno abbienti sia per disincentivare il contenzioso (chi chiede la rateizzazione deve rinunciare a fare ricorso). Infine, la circolare chiude sia all’ipotesi di far rappresentare le prefetture da altri soggetti nei giudizi sui ricorsi sia a quella di non applicare le norme più restrittive sui requisiti morali per ottenere la patente a situazioni risalenti a prima dell’inasprimento (agosto 2009). Riguardo al pagamento delle multe a rate, la novità si potrà applicare alle sanzioni che superano i 200 euro. La rateizzazione si può richiedere nel caso in cui il sanzionato si trovi in una situazione di disagio economico. Dovrà essere presentata un’istanza ad hoc per richiederla. Entro 90 giorni l’autorità deve decidere se concederla. Il sanzionato può far ricorso al Giudice di pace o al prefetto in caso di non accoglimento. In caso di accoglimento della richiesta di rateizzazione, invece, il pagamento della multa potrà essere ripartito fino a un massimo di 60 rate mensili, di non meno di 100 euro ognuna. Più gli interessi maturati nel tempo della dilazione. Fonte: ilsole24ore.it |