28.11.2007 – Guida ai ricorsi per le multe
La Guida ai ricorsi per le multe pubblicata sul sito del Sole 24 Ore chiarisce i principali motivi di contestazione posti a fondamento dei ricorsi al Giudice di Pace, nonché le procedure da seguire.
Se prendo una multa per eccesso di velocità, quante possibilità ho di evitarla presentando un ricorso? Dipende. Non solo dalle circostanze dell’infrazione, com’è ovvio. Ma anche dalle leggi e dalle rispettive interpretazioni, che specie negli ultimi anni sono cambiate non poco. Questo secolo si è aperto all’insegna del lassismo: le norme erano meno severe rispetto a oggi e molti giudici di pace erano inclini ad annullare verbali che sembravano inattaccabili. Così, nel marzo 2002, la Polizia stradale organizzò a Roma un incontro nazionale di chiarimento con i magistrati. Tra l’estate dello stesso anno e quella del 2003, furono varate leggi per autorizzare i controlli totalmente automatici e il mancato fermo immediato dei trasgressori, che fino ad allora era motivo di tanti ricorsi. Per questo, l’attenzione dei guidatori e dei loro avvocati si è spostata in prevalenza sulla questione della taratura degli apparecchi utilizzati nei controlli. Con risultati positivi fino alla scorsa estate, quando alcune sentenze della Cassazione hanno “chiuso la porta”. Ma non è detta l’ultima parola: la Corte è sì autorevole e quindi in grado di influenzare gli altri giudici, ma formalmente le sue sentenze sono valide solo per il fatto che è stato oggetto del singolo ricorso. E infatti è giusto di pochi giorni fa la notizia che la Stradale di Bari ha chiesto un incontro ai giudici di pace locali, che pare accolgano il 95% dei ricorsi che fanno leva sulla taratura. Dallo scorso agosto, infine, i controlli devono essere presegnalati e visibili, quindi se ciò non accade si può fare ricorso.Insomma, la materia è vasta, complessa e sempre in evoluzione. Ecco qualche chiarimento sulle situazioni più frequenti. Infine, ricorderemo in sintesi le procedure da seguire per il ricorso. Controlli automatici La misurazione della velocità con apparecchi non presidiati da agenti è possibile esclusivamente in due casi:-sulle autostrade e le strade extraurbane principali (le superstrade a doppia carreggiata nei tratti contrassegnati da cartelli uguali a quelli di “inizio autostrada”, ma a fondo blu anziché verde) nulla da fare: non c’è alcun obbligo di fermare subito i trasgressori (anche se è comunque lecito farlo e talvolta viene ancora fatto).-sulle altre strade extraurbane e sulle urbane di scorrimento (i viali cittadini con spartitraffico e limite di 60 o 70 orari), In ogni caso, ogni apparecchio adibito a questo scopo deve essere sottoposto a taratura annuale. Taratura Tecnicamente, è consigliabile tarare i rilevatori di velocità ogni anno, ma ad oggi ciò è richiesto (e nemmeno dal Codice della strada, ma da una circolare ministeriale) solo per gli apparecchi non presidiati da agenti (si veda il punto precedente). Alcuni hanno provato a citare leggi che richiedono la taratura, ma esse si riferiscono a ben altri strumenti e la Cassazione ha recentemente chiarito che non c’entrano con i velocimetri.Comunque, anche da un punto di vista tecnico la taratura non sembra fondamentale: i rischi di rilevazioni errate sono ridotti dal fatto che, in caso di problemi , gli apparecchi si mettono automaticamente fuori servizio. Multa dei vigili fuori città Il Codice della strada dice che i vigili possono operare su tutto il territorio del loro Comune e nella prassi è accettato anche che operino aldifuori, se esistono accordi tra le Amministrazioni locali. In passato qualche giudice di pace si è spinto a dare ragione a chi lamentava di essere stato colto in fallo da vigili fuori dal centro abitato, ma la Cassazione ha sconfessato questa interpretazione. “Non ero io” Tranne il caso delle pistole laser (si veda il punto successivo), tutti i rilevatori di velocità omologati in Italia documentano l’infrazione con immagini che non vengono inviate al trasgressore per motivi di privacy. Ma le immagini restano agli atti, per chi volesse verificare. Di solito, gli agenti annullano direttamente (senza nemmeno stendere il verbale) tutti gli accertamenti in cui compare più di un veicolo; se non lo fanno, c’è comunque modo di risalire all’effettivo trasgressore, perché è noto a quale distanza dal misuratore questi viene fotografato e per individuare subito tale distanza si mette un segno sull’asfalto, che comparirà nelle immagini; l’incertezza resta solo se ci sono più veicoli appaiati all’altezza del segno e in quel caso l’eventuale verbale va per forza annullato. Telelaser e altre pistole laser Limite di velocità non chiaro Limite di velocità non visibile Controlli non visibili Apparecchi che non misurano la velocità media LE PROCEDURE – Come presentare i ricorsi |