07.01.2011. – Giustizia, OUA: Solidali con lo sciopero dei Giudici di Pace, preoccupati per gli scarsi fondi e per il rischio del blocco informatico –

Maurizio de Tilla, presidente dell’Organismo di rappresentanza politica dell’avvocatura, Oua, ha espresso forte preoccupazione per il paventato blocco informatico dei tribunali per mancanza di fondi denunciato dall’Anm, e ha dichiarato la solidarietà degli avvocati per lo sciopero proclamato dai giudici di pace.

«La giustizia ha bisogno di idee, di fatti concreti e di fondi – sottolinea de Tilla – c’è un problema di risorse, lo denunciamo da molto tempo e ora il problema rischia di diventare una vera e propria emergenza con il rischio conseguente ad un eventuale blocco informatico dei tribunali. Non solo: dal Governo attendiamo ancora una convocazione per quanto riguarda le molte proposte avanzate in questi ultimi mesi dall’Oua: riforma della magistratura onoraria, razionalizzazione della macchina giudiziaria (tempi certi e celeri dei processi), mediaconciliazione obbligatoria, smaltimento del pendente giudiziario…ecc.

 

«Ora assistiamo – aggiunge il presidente Oua – al previsto e giustificato sciopero dei giudici di pace, una figura che fa parte di un settore (giudici di pace, got, goa, etc.) che nel panorama della giurisdizione del nostro paese conta circa 10.000 giudici onorari, ai quali sono affidati un milione e cinquecentomila processi civili e penali. Numero che si incrementà per effetto della riforma del processo che eleva la competenza per valore e per materia del giudice di pace (che è giudice di diritto e marginalmente di equità). L’impegno dei giudici laici (od onorari) non è più, quindi, un’emergenza o una soluzione temporanea della giurisdizione. L’OUA ha più volte affrontato l’argomento della magistratura onoraria affidando al Congresso l’approvazione di una serie di mozioni che fissano regole rigorose che andrebbero accolte in una nuova legge ordinamentale che regoli compiutamente la materia.

Non è più possibile configurare una pluralità di giudici onorari nei diversi ambiti della giurisdizione senza prospettare un ruolo e una configurazione unitaria.

La magistratura laica ha diritto ad una compiuta regolamentazione svolgendo una piena attività giurisdizionale di pari livello ed impatto per i cittadini.

«L’OUA – conclude de Tilla – ritiene che la magistratura laica (od onoraria) dovrà essere regolata in maniera uniforme, dovrà essere dotata di rigore e selezione nell’accesso, parità di ruoli, dignità, adeguato trattamento retributivo e previdenziale, sistema di incompatibilità che ne garantisca l’autonomia e l’indipendenza, formazione adeguata, efficienti strutture organizzative e logistiche.

Una legislazione organica della Magistratura laica dovrà improntarsi ai seguenti principi:

1. uniformare tutte le attuali figure di magistrati onorari esistenti nell’ordinamento giudiziario;

2. garantire la pari dignità tra la magistratura togata e la magistratura onoraria, accentuandone l’indipendenza e l’autonomia;

3. selezionare l’accesso anche con esami a concorsi o corsi abilitanti e affidare ai Consigli Giudiziari e ai Consigli dell’Ordine degli avvocati la formazione e l’aggiornamento permanente;

4. prevedere un rigoroso sistema di incompatibilità assoluta;

5. assicurare ai magistrati onorari un adeguato trattamento economico e previdenziale;

6. istituire un organismo di controllo etico con articolazioni territoriali che sia composto da avvocati designati dagli organismi degli avvocati e dalla magistratura togata;

7. eliminare la natura precaria della funzione e risolvere il problema della stabilizzazione almeno parziale della magistratura onoraria.

 

Fonte: oua.it

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