Tutor Cesena: Multe da annullare
È tutto nuovo e moderno: la Secante di Cesena, il Tutor (il sistema di autovelox che controlla soprattutto la velocità media), le spire sotto l’asfalto, le telecamere. Ma i cartelli non sono regolari, e così chi è stato multato avrà gioco facile nel farsi annullare la sanzione tramite ricorso.
CLAMOROSO – In uno dei tratti stradali più moderni d’Italia, sulla Secante di Cesena, uno dei dispositivi più efficienti per rilevare le infrazioni, il Tutor, perde efficacia. Possibile? Sì, perché la cartellonistica è irregolare. Quindi, il Grande Fratello che appioppa le multe ha lavorato a vuoto: ora un ricorso al Giudice di pace o al Prefetto apre la via all’annullamento delle sanzioni. È certo. Infatti, per la Secante, è arrivata la bocciatura ministeriale. La questione era stata sollevata proprio da un agente della Polizia municipale del Rubicone: aveva segnalato che il limite di velocità di 90 km/h non viene ripetuto nella corsia di sorpasso nello stesso senso di marcia, come invece previsto nell’articolo 104 del Regolamento del Codice della strada, comma 3: «I segnali di prescrizione devono essere posti sul lato destro della strada. Sulle strade con due o più corsie per ogni senso di marcia devono adottarsi opportune misure, in relazione alle condizioni locali, affinché i segnali siano chiaramente percepibili anche dai conducenti dei veicoli che percorrono le corsie interne ripetendoli sul lato sinistro o al di sopra della carreggiata». I cartelli, all’ingresso del sottopasso, non indicano nel pieno rispetto del Codice della strada la presenza del Tutor. Questione di metri. Ma la legge è chiara.
CLASS ACTION? – Mario Assirelli, segretario generale vicario del Sulpm (Sindacato unitario lavoratori polizia municipale), ha portato questa situazione davanti al Codacons, nella speranza che quest’ultimo presenti sul caso una Class action per quanto accade in prossimità della galleria Vigne in Romagna: «È assurdo che un’amministrazione, a conoscenza del fatto che i ricorsi al Giudice di pace vengono vinti in automatico, continui comunque a obbligare il cittadino a presentarli, quindi a spendere il proprio tempo in questo modo, e in più, nei confronti di chi non li presenta, a pagare una sanzione che secondo il Codice della Strada risulta illegittima. Non mi sembra un comportamento esemplare».
SOLITO “SCARICABARILE” – Come spesso accade in Italia, per il problema del tunnel della Secante di Cesena, si assiste a uno scaricabarile. Il sindaco cesenate Paolo Lucchi ha spiegato di essersi accorto di una cartellonistica che andava potenziata, cosa – secondo il primo cittadino – di competenza dell’Anas, il gestore della rete stradale e autostradale italiana di interesse nazionale. Ma l’Anas ha ribattutto piccata, “esibendo” una nota di quattro anni fa: «Il Comune di Cesena ha presentato all’Anas, nell’anno 2007, formale istanza di nulla osta tecnico per la posa in opera, agli imbocchi della Galleria Vigne, di un sistema di rilevamento della velocità denominato Safety Tutor, allegando gli elaborati grafici esecutivi, con precisa indicazione, tra l’altro, della tipologia e ubicazione della segnaletica di preavviso della presenza di telecamere, anch’essa da realizzarsi a cura del Comune di Cesena. Lo stesso quesito è stato inviato alla Prefettura di Forlì-Cesena e ha ricevuto i nulla osta richiesti. Pertanto, alla luce di quanto esposto, la responsabilità e la manutenzione dei dispositivi di rilevamento e della segnaletica di preavviso spettano al Comune di Cesena». Ossia: stando all’Anas, sarebbe stata l’amministrazione cesenate a fare richiesta per l’installazione della cartellonistica, indicando o dove e come piazzare i cartelli.
TUTOR INDEBOLITO? – Al di là delle colpe sulla galleria di Cesena, l’annullabilità delle multe del Tutor è un brutto colpo per il sistema elettronico. Già l’Istat ha snocciolato dati un po’ preoccupanti: in autostrada (anche dove non opera il Tutor), malgrado la diminuzione del numero degli incidenti (-1%), nel 2010 si rileva un aumento del numero di morti del 7,4% e un lieve incremento anche del numero dei feriti (+0,6%). In controtendenza con i numeri del 2008 e 2009. L’inizio del Tutor (nel 2006) era stato brillantissimo: 50% di morti in meno dove operante. Ora il dispositivo fa meno paura agli italiani o le amministrazioni lo stanno usando male? |