Roma 29.06.2007. Una grande adesione allo sciopero si è registrata in tutti gli uffici del Giudice di Pace con percentuale media del 95%, mai riportata nel settore del pubblico impiego.
La categoria dei Giudici di Pace ha manifestato tutto il disappunto e la protesta per l’operato del governo, ed in particolare del Ministro della Giustizia e del Sottosegretario prof. Scotti plenipotenziario nel settore, che non hanno consentito l’approvazione dei capisaldi minimi ed essenziali della riforma. · continuità dell’incarico fino a 75 anni senza trasferimenti obbligatori, sanzionata senza alcuna difficoltà per la categoria dei giudici onorari tributari · tutela previdenziale e assistenza per malattia, gravidanza, spettante a tutti i lavoratori subordinati, parasubordinati ed autonomi anche se a tempo parziale. · garanzie per la difesa e la indipendenza dei Giudici di Pace nei procedimenti di conferma e disciplinari · garanzie di autonomia dei Giudici di Pace dalla magistratura di carriera ed adeguata difesa dagli attacchi esterni · revisione e adeguamento delle indennità al costo della vita ed ai normali aumenti contrattuali che dal 2000 ad oggi ha beneficiato il settore della funzione pubblica I rappresentanti delle due organizzazioni dei Giudici di Pace durante la manifestazione svolta il 27 giugno 2007 davanti a Montecitorio sono stati ricevuti dal Presidente della Commissione giustizia della Camera, on. Pino Pisicchio, e dal Questore della Camera onorevole Albonetti. In precedenza una delegazione dell’Unione era stata ricevuta dal Presidente del Senato sen. Franco Marini e dal Presidente della Commissione Giustizia sen. Cesare Salvi.Inspiegabile l’indisponibilità del Presidente della Camera dei Deputati on. Fausto Bertinotti, più volte sollecitato ufficialmente. I rappresentanti dei Giudici di Pace hanno ricevuto dai loro interlocutori assicurazioni di un immediato interessamento. Lo stesso ministro Mastella ha invitato i rappresentanti della categoria a non proseguire lo sciopero ed a un immediato incontro che si svolgerà ai primi giorni della prossima settimana. L’Associazione e l’Unione nazionale dei Giudici di Pace esprimono grande soddisfazione per la riuscita dello sciopero e per l’interessamento che autorevoli organi di stampa e di informazione nazionali e locali hanno dedicato alla vertenza ma giudicano ancora serie e consistenti le difficoltà per il pieno accoglimento dei capisaldi della riforma come proposti dalle rappresentanze della categoria per il quale si richiede compattezza, lealtà e determinazione da parte di tutti. (tratto da www.magistraturadipace.it) |