Ipoteca illegittima se iscritta dalla società di riscossione per crediti inferiori ad ottomila euro – 09.05.07.
I giudici: Gestline, ipoteche illegittime. Iscrizioni ipotecarie, quelle effettuate dalla Gestline sono illegittime quando i crediti sono inferiori a 8 mila euro. A stabilirlo, secondo quanto rende noto l’associazione dei consumatori Aidacon, è il Tribunale di Napoli. Adesso, continua l’Aidacon, «migliaia di persone che hanno subito l’iscrizione ipotecaria potranno rivolgersi al giudice ordinario per ottenere la cancellazione dell’ipoteca ed il risarcimento dei danni subiti». L’associazione annuncia inoltre l’intenzione di promuovere una manifestazione di massa «per chiedere, anche in virtù di tale sentenza, che si provveda a cancellare le iscrizioni di ipoteca effettuate su immobili, per importi inferiori ad 8 mila euro». Fonte: denaro.it Il Tribunale di Napoli ha stabilito che l’iscrizione ipotecaria effettuata dalla Gestline spa è illegittima quando effettuata in virtù di un credito inferiore all’importo di ottomila euro. A darne notizia in una nota è l’associazione dei consumatori Aidacon. “Pur ribadendo che la questione è soggetta ad interpretazione su cui si registrano opinioni contrastanti, la sentenza – si legge nel comunciato – che è la prima in tal senso, ha una notevole importanza per migliaia di cittadini, i quali, in questi anni, si sono visti ipotecare l’immobile di proprietà dalla Gestline Spa, a causa di presunti crediti vantati da enti vari”. Nella città di Napoli, ma anche nel resto della regione, continua l’associazione, le iscrizioni ipotecarie effettuate dalla Gestline su immobili, per somme inferiori ad ottomila euro, sono migliaia. “Tantissimi sono i cittadini – continuano – che si sono visti ipotecare il proprio immobile per somme irrisorie (anche mille euro). In tal modo, la Gestline ha cercato di effettuare una pressione nei confronti del presunto debitore, inducendolo ingiustamente all’adempimento spontaneo. Tutto ciò è illegittimo, come ha finalmente stabilito il Tribunale”. I legali dell’Aidacon, Carlo Claps e Annalisa Castiello, si legge ancora nel comunicato, pretenderanno la cancellazione dell’ipoteca, così come ordinato dal giudice, e provvederanno a richiedere il risarcimento di tutti i danni subiti dai cittadini vessati. “La sentenza – continuano – rende finalmente giustizia alle migliaia di persone che hanno subito questo illegittimo atto di iscrizione ipotecaria, i quali potranno rivolgersi al giudice ordinario per ottenere la cancellazione dell’ipoteca ed il risarcimento dei danni subiti”. L’associazione annuncia inoltre l’intenzione di promuovere una manifestazione di massa “per chiedere, anche in virtù di tale sentenza, che si provveda a cancellare tutte le iscrizioni di ipoteca effettuate su immobili, per importi inferiori ad ottomila euro”. Nella sentenza si affronta anche la questione relativa alla esclusività della competenza delle Commissioni tributarie, si dice ancora nel comunicato: in caso di iscrizione di ipoteca o di fermo amministrativo, in seguito all’entrata in vigore della legge 248/2006, parte della dottrine e della giurisprudenza si era orientata nel senso che le iscrizioni ipotecarie e i fermi amministrativi di veicoli fossero impugnabili, indipendentemente dalla natura del credito, esclusivamente innanzi alle Commissioni tributarie. Diversamente, nella sentenza, viene precisato che tali atti sono impugnabili innanzi alle Commissioni Tributarie solo quando sono relativi al pagamento di tributi. |