Giustizia: Dal XVIII Congresso Nazionale dei Giudice di Pace
“A Napoli il 21 e 22 aprile la XVII assise nazionale dei Giudici di Pace con interventi, tra gli altri del Presidente Crasto, del capo della segreteria del sottosegretario Zoppini, dott. Patruno, della dott.ssa Sasso Del Verme, componente della giunta nazionale dell’ANM, del presidente della Corte di Appello, dott. Buonajuto e del presidente dell’Ordine degli Avvocati di Napoli avv. Caia. Unanime la richiesta di verifica urgente sulle ipotesi di riforme in campo e la disponibilità, rappresentata al Ministero a pezzo del dott. Patruno, a ridiscutere subito e ad adottare misure immediate e condivise. Per l’OUA Agostino Maione, componente delle giunta esecutiva intervenuto in sostituzione del presidente de Tilla, ha formulato critiche al Governo e alle Forze politiche, ma l’offerta di una immediata e forte collaborazione per concordare le misure idonee per un rilancio della Giustizia e per l’adozione di riforme di sistema. In ogni caso sostegno ai giudici di pace con indicazioni di possibili iniziative comuni, a sostegno delle ragioni della Giustizia e dei cittadini”. E’ quanto si legge in una nota dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura Italiana.Tra i punti critici toccati dall’OUA:“1) La prospettata riforma dell’ordinamento dei giudici di pace con l’esame in Commissione giustizia appena iniziato su un testo inadeguato, quello del disegno di legge “Caliendo”, strutturalmente inadeguato per il rilancio, ma piuttosto votato all’ammaraggio della giustizia di pace. Precise le indicazioni per la riforma: a) la salvaguardia della professionalità acquisita in tanti anni dai Giudici di Pace in attività; b) la ricerca di ulteriore salto di qualità in termini di professionalità e ciò deve voler dire concorso riservato ai giudici in servizio e ad avvocati con un certo numero di anni di esperienza professionale, controllo di professionalità e disciplinare costante; c) il rilancio dell’indipendenza del giudice di pace, e ciò vuol dire sia incompatibilità con la professione di avvocato, sia superamento del compenso a cottimo e copertura previdenziale; d) l’adeguamento delle competenze del giudice di pace, con attribuzione specifica delle funzioni conciliative e aumento della fascia di competenza. 2) La geografia giudiziaria con la catastrofe annunciata in tema di riduzione delle sedi. Tale riduzione non risponde a criteri di funzionalità ed efficienza; infatti sono troppe le sedi indicate come da sopprimere e tali soppressioni violano i diritti essenziali dei cittadini, che rischiano di non avere più una rete minima di giustizia di prossimità, con grave impoverimento anche dei territori interni, isolani e montani. E ciò senza un rilevante risparmio economico”.“Dal congresso unanime la richiesta di intervento a tutte le Forze politiche e alle Istituzioni, in queste ultime specificamente incluse le Regioni, le quali, ai sensi del (nuovo) disposto dell’art. 116 della Costituzione, potranno chiedere allo Stato di avere un ruolo decisivo in tema di giustizia di pace”. Fonte:agenparl.it |