25.09.09. – Via libera di Alfano al riordino dei Giudici di Pace
25.09.09. – Via libera di Alfano al riordino dei Giudici di Pace
Il Governo presenterà a breve il progetto di riforma della magistratura onoraria. Lo ha detto ieri il ministro della Giustizia Angelino Alfano nel corso del question time a Montecitorio. «Intendiamo presentare il progetto a breve, gli uffici del ministero hanno concluso il lavoro che quindi è quasi pronto per essere presentato. La magistratura onoraria è un ambito in cui si può, e si deve, lavorare insieme. Credo che sia un invito che può essere accolto con serenità dalle forze politiche».. Il ministro della Giustizia, quindi, ha spiegato che «è stato avviato uno studio per avere pronta entro il 31 dicembre un’ipotesi di riforma che ci metta in condizioni di poter ripensare nell’insieme il senso e la funzionalità della magistratura onoraria», rivedendo le attuali modalità di «accesso, formazione, selezione, aggiornamento professionale». Ma da rivedere c’è anche la «regolamentazione per il rinnovo degli incarichi con una valutazione dell’attività svolta e predeterminando per legge le attività che possono essere affidate ai magistrati onorari», anche «modificando le condizioni che legittimano il loro l’impiego nei tribunali e negli uffici di procura e introducendo un’ organica disciplina sugli illeciti disciplinari e un regime di incompatibilità». Alfano spiega ancora che con la riforma non sarà «dispersa la professionalità fin qui acquisita: il Governo è consapevole dell’importanza dei giudici di pace, e della magistratura onoraria in generale, nell’ambito dello svolgimento della giurisdizione». Il Guardasigilli, inoltre, rispondendo a un’altra interrogazione ha ricordato che la digitalizzazione, che «è uno dei più efficaci rimedi alla lentezza della giustizia», è una delle missioni principali del ministero e l’esperimento pilota in corso a Milano per la comunicazione telematica degli avvisi di cancelleria, ha portato a risparmi economici e risultati tali da far prendere la decisione di estendere l’iniziativa a tutti i tribunali italiani». Alfano nell’Aula della Camera ha fatto presente che dopo un censimento dei principali contratti, «si sono poste le basi per innalzare il livello delle forniture, ma anche per contenere i costi. E il risultato è che la spesa è stata ridotta del 19 per cento rispetto agli standard del 2008». Per quanto riguarda invece gli interventi normativi Alfano ha spiegato che l’obiettivo a cui si vuole arrivare è che «i protagonisti del processo devono comunicare via Internet». «Abbiamo cominciato dal processo civile», ha fatto presente, spiegando però che lo stesso sforzo è in atto in campo penale. Tant’è che a Roma gli avvocati possono già accedere per via telematica agli atti giudiziari. Fonte: oua.it |