24.10.08.- Riforme in cantiere – 70.000 sono le sentenze in più che il ministero della Giustizia attende dal riordino – Via Arenula punta ad aumentare la produttività del 10%. –

Quasi 70.000 sentenze in più. Un recupero di produttività del 10 per cento. E’ quanto si attende il ministero della Giustizia dall’applicazione della miniriforma del processo civile che ha già ricevuto l’approvazione della Camera e ora è all’esame del Senato. In occasione della visita in Italia di una delegazione del Consiglio d’Europa, ricevuta dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, e dal ministro della Giustizia, Angelino Alfano, è stato fatto il punto sui miglioramenti che il Governo si attende dall’applicazione del pacchetto di misure inserite in uno dei collegati alla manovra d’estate.
Nel dettaglio, i benefici maggiori dovrebbero arrivare dallo spostamento verso la giurisdizione del giudice di pace di un numero sensibile di controversie (le previsioni del ministero della Giustizia, in linea con quelle dei giudici di pace, si veda anche «Il Sole 24 Ore del lunedì» del 20 ottobre, fanno riferimento a 400 mila cause) per effetto dell’innalzamento dei limiti di competenza sia sul versante delle liti su beni mobili, fino a 5 mila euro, sia per le liti sul risarcimento danni da incidente stradale, fino a 20 mila euro. L’aumento di competenze della magistratura onoraria (sulla quale ieri Unicost al Csm ha chiesto l’apertura di una pratica ufficiale per tracciare le coordinate di una riforma che dovrà definirne il ruolo) e l’insieme delle misure procedurali dovrebbero poi permettere, secondo le stime del ministero, di arrivare a un incremento di produttività del 10%, pari a circa 60mila sentenze in più in primo grado e 7.600 in appello.
Quanto ai tempi, poi, le misure inserite nel disegno di legge con l’obiettivo di scoraggiare le tattiche dilatorie dovrebbero permettere di guadagnare un anno. Per quanto riguarda alcune delle norme più contestate, come il filtro in Cassazione e la testimonianza scritta, la valutazione dello staff di Alfano è che si tratti comunque di misure importanti anche in termini di efficienza, pur nel rispetto della dialettica parlamentare. Misure che, se non decisive, dovrel berb permettere un piccolo salto di qualità. Anche per invertire la tendenza a un netto aumento dei risarcimenti che il ministero della Giustizia è “costretto” a versare per l’eccessiva durata dei processi.
Gli indennizzi concessi per effetto della legge Pinto sono, infatti, cresciuti dai 3.663 del 2006 ai 5.014 del 2007. Somme poi corrisposte con un ritardo tanto grande da esporre il ministero a nuove e paradossali condanne, anche se a via Arenula fanno notare che la previsione del pagamento diretto da parte del ministero dell’Economia dovrebbe imprimere un’accelerazione, grazie al superamento del passaggio intermedio del ministero della Giustizia.
Sul fronte penale, infine, l’incontro con la delegazione del Consiglio d’Europa, che entro dicembre dovrà verificare se dopo il richiamo dello scorso giugno il sistema giudiziario ha fatto significativi passi avanti, ha sottolineato le misure contenute nel decreto sicurezza, come quelle che rendono una scelta prioritaria (anche se l’autorità giudiziaria può trasgredire) il ricorso a giudizio immediato e rito direttissimo. 
 
Il recupero atteso  
60.000 Le sentenze in primo grado. Dal pacchetto di misure in corso di approvazione sul processo civile il ministero della Giustizia si attende un aumento annuo di 60 mila sentenze in primo grado e di 7.600 in appello . 
400.000 Le cause ai giudici di pace. Il disegno di legge aumenta le competenze dei giudici di pace che toccheranno i 5mila euro per le liti su beni mobili e 20 mila per le controversie su incidenti stradali: per effetto dell’incremento le stime della Giustizia valutano in 400 mila le cause che passeranno alla magistratura onoraria. 

Fonte: Sole 24 Ore

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