24.06.09. – La scommessa sui giudici di pace – ampliate le competenze per beni mobili e danni da incidenti stradali – il 04.07.09 entrano in vigore le nuove norme –

La vostra Mercedes (valore 23mila euro, era ‘solo” una classe «B») è andata distrutta in un incidente stradale? Se il fatto avviene il 3 luglio la causa, perché l’autore del ‘misfatto’ non ha riconosciuto la propria colpa, verrà decisa dal tribunale. Se invece lo sfascio avviene il giorno successivo, 4 luglio, la controversia finirà sul tavolo del giudice di pace. Stesso discorso anche per l’imbianchino e il suo cliente in lite per quei 4 mila euro che il secondo non ha voluto corrispondere al primo (il lavoro è stato fatto male, sostiene).
Il 4 luglio è infatti la data spartiacque per il processo civile: da allora inizierà a fare sentire ì primi effetti la riforma del Codice di procedura. E tra gli effetti c’è anche l’innalzamento delle competenze dei giudici di pace (2.864 in tutto, sempre in attesa di una stabilizzazione). Una manovra su cui molto ha scommesso il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, per sgravare i tribunali da carichi di lavoro ormai ampiamente oltre i livelli di guardia.
Per i giudici di pace è così in arrivo un intervento di doppio segno: da una parte c’è l’aumento della competenza per valore (sia per le liti su beni mobili, in primo luogo le somme di denaro, sia per le controversie sul risarcimento dei danni da circolazione stradale o nautica); dall’altra, e si tratta di una novità assoluta, ai giudici di pace è assegnata anche una competenza esclusiva in materia previdenziale e, in particolare, sulle cause avviate per ottenere il pagamento degli interessi per il ritardo nella corresponsione di prestazioni previdenziali o assistenziali.
Tutte novità destinate a incrementare gli impegni dei giudici di pace. Tanto più se sommate a competenze ormai tradizionali come quelle sulle contravvenzioni stradali continuamente ampliate per effetto dei ritocchi continui al Codice della strada o per altre misure delle amministrazioni locali (per esempio, l’esplosione dei ricorsi a Milano per effetto dell’introduzione dell’Ecopass).
Stimare il numero di controversie che verrà fatto confluire ai magistrati onorari è difficile. Tra le associazioni di categoria, prima però dell’entrata in campo nel settore previdenziale (ardua da pesare però, con cause avviate sul punto soprattutto nel Meridione), una valutazione prudenziale parlava di 400mila cause, dovute in gran parte al raddoppio della competenza per valore nei decreti ingiuntivi. La contraddizione, se solo apparente lo dirà il tempo, è che l’apertura di credito ai giudici di pace arriva quando i dati testimoniano di una loro fatica crescente ad affrontare il numero delle liti che, a normativa invariata, arrivava negli anni scorsi sui loro tavoli. Se infatti la capacità di decisione è via via aumentata, facendo crescere il numero delle cause risolte, questa capacità si è rivelata impari rispetto alle controversie introdotte che sono andate crescendo.
Il risultato è stato l’aumento dei giudizi pendenti e mai risolti. A organico immutato, o almeno senza che vengano colmati i posti vacanti, la risposta della categoria si prospetta almeno problematica. Anche potendo contare su quell’incentivo a cottimo che è il pagamento di un’indennità commisurata al numero dei provvedimenti emessi.
Giovanni Negri 

Fonte. Sole24Ore

Potrebbero interessarti anche...