23.09.08. – Incontro Ministro della Giustizia con una delegazione dell’Unione Nazionale Giudici di Pace – Entro dicembre 2008 sarà approvata la riforma che prevede nuove competenze del Giudice di Pace
Roma, 17 settembre 2008 – ALFANO: “IL PRECARIATO E’ INCOMPATIBILE CON IL SERVIZIO PRESTATO DAI GIUDICI DI PACE” Mercoledì 17 settembre, presso il Ministero della Giustizia, una delegazione dell’Unione Nazionale dei Giudici di Pace, composta dal Segretario Generale Gabriele Longo e dai componenti del direttivo nazionale Maria Flora Di Giovanni, Aldo Zamparelli, Carla Rufini, Cristina Dodaro e Alberto Rossi, è stata ricevuta dal Ministro della Giustizia Angelino Alfano e dai suoi più stretti collaboratori, fra i quali il Sottosegretario Caliendo ed il Capo Gabinetto Settembrino Nebbioso. Il Segretario Longo ha manifestato l’esigenza di preservare e migliorare l’efficienza e la professionalità della Giustizia di Pace, anche in vista delle maggiori competenze che il Governo intende attribuire, da un lato, mediante una riorganizzazione degli Uffici del GdP, che deve necessariamente passare attraverso una ponderata riduzione e revisione degli organici sulla base degli effettivi carichi di lavoro (criticando nel merito il decreto Scotti, assolutamente inadeguato, oltre che inopportuno ed illegittimo), dall’altro riconoscendo dignità e tutela all’alta funzione istituzionale esercitata dai giudici di pace, mediante una radicale riforma dello status giuridico del giudice di pace (continuità sino a 75 anni, previdenza ed assistenza obbligatorie, garanzie ordinamentali, rivalutazione e revisione delle indennità). Il Segretario ha fornito al Ministro i dati ufficiali sull’operato dei giudici di pace dal 1995 ad oggi, evidenziando l’apporto dato alla Giustizia dai giudici di pace, non solo in termini quantitativi e di celerità delle decisioni, ma anche di risposta efficace alle esigenze pratiche di cittadini ed imprese.E’ stato consegnato al Ministro un fascicolo contenente documentazione sui dati statistici, sui carichi di lavori dei singoli uffici, sui compensi inadeguati percepiti dai giudici. Carla Rufini ed Alberto Rossi sono intervenuti sull’improcrastinabile esigenza di garantire ai giudici di pace le tutele costituzionali per malattia e maternità, sull’opportunità della semplificazione dei riti, mediante valorizzazione della conciliazione e del giudizio secondo equità, sulla necessità di una razionale redistribuzione del personale amministrativo negli uffici giudiziari, proponendo anche nuove forme di organizzazione degli uffici, tese a valorizzare la concentrazione di alcune funzioni amministrative presso la sede circondariale e la collaborazione fra sedi limitrofe. Il Ministro Alfano ha ribadito la volontà del Governo di approvare una riforma organica della Giustizia di Pace entro e non oltre il dicembre del 2009, la quale sarà incentrata sulla risoluzione di tutte le questioni prospettate dall’Unione, con particolare riguardo ai punti cardine della continuità e della tutela previdenziale.“ La riforma va affrontata di petto, senza ambiguità. Il precariato non si attaglia all’alto servizio istituzionale prestato dal Giudice di Pace”; queste sono state le parole pronunciate dal Ministro nell’evidenziare la sua contrarietà a interventi emendativi di convenienza e nel manifestare l’esigenza di dare una definitiva connotazione del loro status giuridico. In tal senso, il Ministro ha incaricato il Sottosegretario Caliendo di dare un rapido seguito all’incontro, con l’apertura di un tavolo di trattative, al fine di pervenire, nei tempi prestabiliti, ad una riforma seria, organica e definitiva della Giustizia di Pace, concordata con le organizzazioni rappresentative di categoria.Alfano ha altresì incaricato i propri collaboratori di riesaminare in tempi brevi il decreto Scotti sulla rideterminazione degli organici alla luce dei nostri rilievi e dei documenti consegnatigli dall’Unione. Il ministro ha, da ultimo, confermato che le nuove competenze civili del Giudice di Pace, contenute, unitamente alle altre norme di riforma del processo civile, nel disegno di legge collegato con la Finanziaria, verranno approvate entro il dicembre del corrente anno. L’Unione ha manifestato il proprio compiacimento per gli impegni assunti dal Ministro, a nome del Governo, ed ha preso immediato contatto con il Sottosegretario Caliendo al fine di accelerare i tempi di apertura del tavolo tecnico di trattativa. . Il Segretario Generale Gabriele Longo |