21.01.2010. – Giustizia: I Giudici di Pace incrociano le braccia –

(AGENPARL) – Roma, 21 gen – Da una settimana i giudici di pace hanno incrociato le braccia. I giudici onorari denunciano una carenza di attenzione normativa nei loro confronti. Essi si definiscono la magistratura che funziona e che però, attualmente, non gode di nessun tipo di tutela. Con l’emendamento inserito nel d.l. mille proroghe una parte dei giudici di pace non vedrebbe confermato il proprio incarico.

Quindici giorni di astensione dal lavoro per protestare contro le rassicurazioni del Ministro della Giustizia, Angelino Alfano e del Sottosegretario Caliendo, che hanno ripresentato lo stesso progetto di riforma, contro il quale già si erano pronunciati in senso contrario i giudici di pace. In sostanza, il giudice di pace, figura istituita nel 1995, non ha alcun rapporto di tipo impiegatizio con il Ministero, dura in carica quattro anni e il suo mandato può essere rinnovato una sola volta fino al 75° anno di età. Il Giudice di Pace percepisce dei compensi in base al numero di udienze effettuate e di provvedimenti emessi, questi redditi sono cumulabili con i trattamenti pensionistici. Quello che i giudici di pace chiedono è una maggiore tutela per chi segna un’inversione di tendenza nello smaltimento delle cause civili e penali nel nostro paese. La magistratura che funziona, chiede riconosciuto qualche diritto in più.

Fonte: Agenparl.it

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