04.04.2011. – Napoli, i giudici di pace in sciopero per cinque giorni: processi sospesi

NAPOLI – Cinque giorni di astensione dalle udienze, dal 4 all’8 aprile, per protestare contro la riforma dei giudici di pace formulata (ma non ancora varata) dal governo: i motivi della protesta dei magistrati onorari sono stati illustrati oggi a Napoli dal presidente dell’Associazione nazionale giudici di pace, Vincenzo Crasto. Il maggior motivo di malcontento riguarda il turn over, in base al quale tra tre anni gli attuali giudici di pace dovrebbero decadere per lasciare spazio ad altri avvocati, verosimilmente più giovani. È previsto, infatti, che i giudici di pace possano avere al massimo tre mandati quadriennali, cioè amministrare la giustizia per non più di dodici anni; per molti di loro, l’ultimo mandato scadrà nel 2014. «In questo modo – sostiene Crasto – si azzererà un prezioso patrimonio di esperienze e competenze, mentre si spenderà molto danaro per formare i nuovi arrivati».

 

I giudici di pace (300 nel distretto di Napoli, che ogni anno, secondo i dati forniti dall’Associazione, definiscono circa 200.000 cause) non godono inoltre di copertura previdenziale e di fatto, a causa della cospicua mole di lavoro, sono stati costretti a lasciare l’attività forense. «Molti colleghi si ritroverebbero dopo 12 anni – denuncia ancora Crasto – a ricominciare da zero nell’avvocatura. E rischierebbero di non arrivare alla pensione, visto che nel periodo di attività come giudici di pace non è consentito versare i contributi».
Fonte: ilmattino.it

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