21.01.08. – Decreti ingiuntivi on-line in 13 giorni – Il bilancio del Tribunale di Milano a un anno dall’entrata in vigore della procedura – In primavera parte anche Padova –
Tempi d’attesa ridotti di almeno un terzo, validità della produzione telematica dei ricorsi a quota 90%, ricorsi on-line che nel 2007 hanno superato l’11% dell’insieme dei decreti ingiuntivi arrivando al 20% del totale negli ultimi mesi dell’anno. È positivo il bilancio del tribunale e dell’ordine degli avvocati di Milano a un anno dall’entrata in vigore dei decreti ingiuntivi on-line. I risultati di questi primi 12 mesi sono stati presentati venerdì, nell’ambito del convegno «Decreti ingiuntivi on-line Anno I: l’esperienza milanese, nuovi orizzonti e nuovi strumenti» che si è tenuto presso il Palazzo di giustizia meneghino. A Milano, si ricorda, i ricorsi virtuali hanno ormai piena validità legale. Ebbene, da questa prima ricognizione emerge che dalla data di partenza, l’11 dicembre 2006, in cui ricorsi telematici erano appena 51, si è arrivati a un totale di 4.310 ricorsi on-line. La produzione, valida nel 90% dei casi, si sta attestando su una media mensile di circa 400-500 ricorsi, perciò su base annua si giunge a un totale di circa 5 mila ricorsi telematici, pari all’11,5% del totale. L’ampia percentuale di validità dei ricorsi testimonia, secondo l’ordine di Milano, che «è stato possibile contenere al minimo gli errori tecnici e di distrazione degli avvocati»; questo grazie anche all’attività di formazione e assistenza erogata dall’ordine stesso e al supporto del Cisia Milano, il comitato interdistrettuale servizi informativi automatizzati. Nell’ultimo mese soggetto a rilevazione, come accennato, la produzione telematica ha tagliato il traguardo del 20% del totale: in pratica 2 fascicoli su 10 non sono più su supporto cartaceo. I vantaggi in termini di tempo? «La media è di 13 giorni», spiega a ItaliaOggi Sette Paolo Giuggioli, presidente dell’ordine degli avvocati di Milano, «quindi i tempi si riducono di oltre un terzo rispetto a quelli del cartaceo. Il nostro obiettivo è quello comunque di raggiungere nel più breve tempo possibile i 5 giorni per un decreto. A questo senz’altro contribuirà sia l’allargamento della platea dei soggetti che si avvarranno della procedura telematica, oltre 900 persone stanno seguendo il corso, sia l’adozione di un “redattore” più veloce per preparare l’atto, che conterrà tutta una serie di dati che attualmente devono invece essere inseriti volta per volta». Giuggioli aggiunge che grazie al telematico sono stati emessi decreti ingiuntivi per 556 milioni di euro e che l’ordine sta prendendo contatti sia con gli altri ordini della Lombardia sia con l’Unione del Triveneto per l’estensione dell’esperienza milanese. Il primo a seguire le orme di Milano sarà il Tribunale di Padova che a primavera partirà con i decreti telematici con piena validità legale. Fra i dati più significativi presentati ieri, vi è anche la cosiddetta «moda», ovvero «il numero più frequente registrato in relazione a un determinato evento»: «l’evento emissione del provvedimento da parte del giudice in seguito a ricorso per decreto ingiuntivo», si legge all’interno del rapporto presentato venerdì, «ha richiesto nella maggior parte dei casi un tempo quantificabile in sei giorni». Gli avvocati che risultano iscritti al punto d’accesso dell’ordine, al 30 novembre 2007, e che sono dunque in grado dunque di trasmettere telematicamente un ricorso per ingiunzione, risultano 846. I legali del Foro milanese hanno potuto contare, oltre che sui corsi di formazione, anche su uno sportello informativo attivo quotidianamente per risolvere i problemi tecnici e giuridici legati all’utilizzo del sistema. Silvana Saturno Fonte: Italia Oggi |