20.04.2010.- mediazione/conciliazione – Manifestazione del 21 i sodalizi si contano –

Conto alla rovescia per l’incontro di domani alla Caserma Garialdi (sede dell’Ufficio del giudice di Pace di Napoli), in cui la base dell’avvocatura partenopea si confronterà sugli effetti della riforma che ha introdotto la mediazione/conciliazione e che, a giudizio di larghi settori della classe forense, rischia di ridurre gli spazi di intervento e di mercato per una professione che già oggi soffre pesantemente gli effetti della recessione economica generalizzata. Sarà un’occasione in cui le associazioni vecchie e nuove potranno contarsi e misurare la propria forza.

 

 

A ventiquattr’ore dall’incontro alla Caserma Garibaldi – in cui l’avvocatura napoletana si confronterà ed esprimerà il proprio malcontento per la riforma che introduce la mediazione/conciliazione – alcune componenti della categoria si riservano il giudizio circa la scelta da compiere.

E’ il caso, per esempio, del Sindacato forense di Napoli che – a quanto pare – vorrebbe avere un quadro più chiaro delle posizioni emerse a Baveno, nel corso degli stati generali dell’avvocatura convocati dall’Oua (Organismo unitario dell’avvocatura, presieduto da Maurizio de Tilla) venerdì scorso. In altri termini si preferirebbe non disperdere le forze e l’impatto sull’opinione pubblica nel caso si decidesse di organizzare un’unica manifestazione nazionale.

Di sicuro, però, la manifestazione partenopea che si terrà domani un primo effetto lo ha già avuto: quello di dare consapevolezza e quindi forza a quella base della classe forense che di solito subisce le decisioni, piuttosto che contribuire a determinarle. Simbolo dell’evento sarà la camicia bianca indossata dai partecipanti.

L’organizzazione dell’incontro è curata dall’associazione forense Magna Carta, di cui Umberto Truglio e Carlo Claps sono, rispettivamente, presidente e segretario.

“E a loro – dice Sabrina Sifo, altra militante di base dell’avvocatura – va il nostro ringraziamento, unitamente ai colleghi Filippo Pucino (ideatore delle camice bianche), e Giuseppe Napolitano, per aver dato uno spiraglio di speranza all’avvocatura”.

 

Fonte: denaro.it

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