04.10.2007 – L’UNAGIPA – Unione Nazionale dei Giudici di Pace – ha confermato l’astensione dalle udienze dall’8 al 13 ottobre 2007

L’ Unione Nazionale dei Giudici di Pace ha confermato lo sciopero del 8-13 ottobre in quanto ha considerato insoddisfacenti le “idee e prospettive” illustrate dal Ministero della Giustizia. L’Associazione Nazionale dei Giudici di Pace, come già comunicato, ha deliberato di rinviare lo sciopero.

                                   L’UNIONE  NAZIONALE GIUDICI DI PACE


CONFERMATO LO SCIOPERO DEL 8-13 OTTOBRE 2007-INSODDISFACENTI LE PROPOSTE DEL MINISTERO

Mercoledì 26 e giovedì 27 settembre l’Unione ha portato a termine la manifestazione davanti a Montecitorio con la consistente partecipazione dei Giudici di Pace del distretto di Roma, rappresentanti di Salerno, Napoli, Milano e Bari.

Sono intervenuti numerosi Avvocati e Consiglieri dell’Ordine degli Avvocati di Roma, rappresentanti di Associazioni dei Consumatori, i quali hanno manifestato adesione e solidarietà alla manifestazione.

Sono intervenuti, altresì, otto reti televisive e responsabili di tutte le maggiori agenzie di stampa.Alla manifestazione sono stati esposti cartelli bifacciali sull’intera balconata davanti Montecitorio per trenta metri e sono state distribuite a giornalisti, politici, associazioni e cittadini dieci monografie sulle attività, statistiche e rivendicazioni dei Giudici di Pace.

Il pomeriggio del 26 settembre il Segretario Generale dell’Unione Nazionale dei GdP, unitamente al Presidente dell’ANGdP, è stato convocato al Ministero della Giustizia dal Capo di Gabinetto dott. Mogini, in presenza del Sottosegretario Scotti, del dott. Parziale e del Viceresponsabile dell’Ufficio Legislativo, dott. Diotallevi.

Allo stesso sono state comunicate le seguenti “idee e prospettive” di una revisione dell’attuale assetto della magistratura di pace, legate anche alla legge finanziaria riguardanti:1. La “continuità” del servizio, sempre con valutazioni quadriennali, fino a 65 anni; previsione di una norma transitoria che prevede, per i giudici in servizio che hanno superato i 70 anni, il mantenimento in servizio sino a 75 anni e, per i giudici che hanno superato i 60/65 anni, un mantenimento in servizio fino a 70 anni. Per i nuovi nominati sarà assicurato solo un doppio mandato (8 anni) ed un limite di età di 65 anni.2. La corresponsione di un contributo del 2% della retribuzione annua lorda per integrare la posizione pensionistica da versare agli enti pubblici o privati ai quali ogni gdp è attualmente iscritto; per coloro che non godono di alcun trattamento previdenziale il contributo sarà versato per la costituzione di un’assicurazione complementare.3. Nessuna tutela e prestazione nei casi di malattia, gravidanza e puerperio, salvo un’allungamento del mandato per un periodo pari al periodo di  assenza determinato da tali eventi.4. I Giudici di Pace saranno chiamati a prestare servizio presso i Tribunale per lo smaltimento del  arretrato, con obbligo di prestare una terza udienza settimanale, anche per l’eventuale integrazione di Collegi, con mantenimento, per tali incombenze, delle attuali indennità per udienza e sentenza.

Non è stato fornito, al momento, un articolato scritto e non sono state fornite precisazioni e assicurazioni su altri punti della disciplina dei GdP.

Le risultanze dell’incontro sono state esposte e valutate negativamente dai colleghi presenti alla manifestazione del 27 settembre, alla quale è intervenuto il Presidente del Angdp, producendo, per iscritto, la delibera della propria Giunta Esecutiva assunta la mattina dello stesso giorno, il cui contenuto non è stato condiviso, nel metodo e nel merito, dai presenti alla manifestazione.
L’Unione considera insoddisfacenti le “idee e prospettive” illustrate dal Ministero della Giustizia, per le seguenti ragioni:
A. La norma transitoria sulla continuità dei colleghi che non hanno superato i 60 e 70 anni è manifestamente incostituzionale discriminando e dividendo immotivatamente la categoria tra chi ha un età di un mese o un giorno in più o meno. 
B. La corresponsione del 2% sui compensi lordi, senza la determinazione dello status giuridico del GdP ed un loro trattamento omogeneo, è così modesto da risultare inutile e offensivo per tutti e particolarmente discriminatoria nei confronti dei colleghi con minori carichi di lavoro e minori compensi (cioè la totalità dei gdp tranne quelli che lavorano nelle pochissime sedi con maggiori carichi di lavoro);
C. I colleghi  che si ammalano o hanno un periodo di gravidanza o puerperio oltre a non godere di alcuna provvidenza non godono nemmeno del modesto contributo del 2% 
D. La previsione di un contributo “generico” non ha nulla a che vedere con la nostra richiesta di una legge che assicuri la tutela previdenziale ed assistenziale del GdP;E. Onerare i GdP dei carichi di lavoro che oberano i Tribunali equivarrebbe a togliere efficienza agli uffici dei GdP.

L’Unione ha chiesto un incontro urgente alla Presidenza del Consiglio, al Ministro della Giustizia, al Sottosegretario delegato ed al Capo di Gabinetto:
I) per ribadire le richieste della categoria sulla previdenza ed assistenza obbligatoria, continuità dell’incarico fino a 75 anni, garanzie di indipendenza del giudice, revisione ed aumento delle indennità;
II) per illustrare le nostre valutazioni sulle “idee e prospettive” esposte dai rappresentanti del Ministero;
III) rifiutare l’attribuzione dell’arretrato dei Tribunali, non in quanto costituisca un vulnus dell’indipendenza del Giudice di pace e dell’autonomia nella direzione degli Uffici, ma in quanto incompatibile con le condizioni economiche (sproporzione abnorme ed enorme fra compenso ed attività richiesta) ed organizzative esistenti.

L’UNIONE, PERTANTO, CONFERMA LO SCIOPERO PROCLAMATO DAL 8 AL 13 OTTOBRE P.V., GIA’ REGOLARMENTE COMUNICATO AL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA ED AI PRESIDENTI DELLE CORTI DI APPELLO, COME DA DOCUMENTAZIONE INOLTRATA ALLA COMMISSIONE DI GARANZIA SULLO SCIOPERO NEI SERVIZI PUBBLICI ESSENZIALI. 

                                                           Il Segretario Generale    
(dott. Gabriele Longo)
Via Meropia 85 – 00147 Roma –  tel. 06/5140669  348. 0833186  fax 06/51884353                  
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