NON DEPOSITA LE MOTIVAZIONI, PM CHIEDE PROCESSO PER GIUDICE DI PACE

La vicende risale al 2012: il procuratore Paolo Giovagnoli ha chiesto il rinvio a giudizio per Monica Nicolini, a cui è stato revocato il mandato perché col suo comportamento ha provocato ritardi di anni nei procedimenti. Appropriazione indebita e omissione di atti d’ufficio le accuse per un ex giudice di pace del Tribunale di Rimini, Monica Nicolini, per cui il procuratore della Repubblica, Paolo Giovagnoli ha chiesto il rinvio a giudizio. La decisione del gup è prevista per il 3 luglio prossimo.

L’ex giudice di pace Nicolini è stata indagata per non aver depositato le motivazioni delle sentenze emesse, accumulando ritardi anche di anni, e per non aver restituito i relativi fascicoli al Tribunale dopo che il Csm le aveva revocato l’incarico. La vicenda risale al 2012 quando, dopo una serie di lamentele e di ricorsi contro i comportamenti processuali del giudice Nicolini, il Csm decise di sottoporla a procedimento disciplinare con conseguente revoca del mandato di giudice di pace.

Secondo il Csm, poi, interpellato dal coordinatore dei giudici di pace, le sentenze prive di motivazioni dei fascicoli che il giudice Nicolini aveva trattenuto dovevano essere perfezionati dalla stessa nonostante il procedimento disciplinare in atto. Cosa che non solo l’ex giudice di pace non ha provveduto a fare all’epoca, ma che non ha fatto anche dopo che la Procura l’ha interrogata in ambito di procedimento penale. Ora quei fascicoli, per i quali i termini della prescrizione continuano a decorrere, sono stati sequestrati dagli inquirenti nello studio privato della Nicolini e restituiti all’ufficio del giudice di pace di Rimini.

Fonte: larepubblica.it

Potrebbero interessarti anche...