DDL DELL’ON. MARIA GRECO PER I GIUDICI DI PACE

Agira. Una proposta di legge per assicurare autonomia, indipendenza e continuità ai giudici di pace. A presentarla ieri pomeriggio alla Camera dei Deputati, è stata la Parlamentare ennese del Partito Democratico, Maria Greco, che chiede di modificare l’art 7 della legge n. 374 del 21 novembre ’91 di istituzione del giudice di pace.

La proposta di legge della Greco mira a far sì che il magistrato che esercita la funzione di giudice di pace possa essere riconfermato, alla scadenza del terzo mandato o della proroga, per ulteriori mandati di 4 anni ciascuno, ma subordinatamente al giudizio di idoneità (di cui all’art. 7, comma 2 bis e 2 ter della legge) e fatta comunque salva la cessazione dell’esercizio delle funzioni al compimento del 75esimo anno di età.

“Il giudice di pace rappresenta un elemento imprescindibile per l’ordinamento giuridico dello Stato e garantisce efficienza al servizio giustizia – afferma la neo deputata del Pd – la proposta di legge che ho presentato ieri a Montecitorio serve a razionalizzare la funzione del giudice di pace e a determinare un notevole risparmio di costi oltre che ad assicurare autonomia, indipendenza e continuità all’ufficio. La temporaneità dell’incarico si pone infatti in contrasto con la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, con la Carta di Strasburgo e con la raccomandazione del comitato dei ministri del Consiglio d’Europa, che ha affermato che la certezza di permanenza nelle funzioni e l’inamovibilità sono elementi chiave dell’indipendenza dei giudici”. A distanza di un paio di settimane dal disegno di legge che l’onorevole Maria Greco aveva presentato, ecco dunque un’altra proposta, sempre nel settore giustizia, per provare stavolta ad assicurare la continuità nell’esercizio delle funzioni al giudice di pace, che esercita competenze in materia civile, penale, conciliativa e, in via esclusiva, in tema di immigrazione clandestina.

 

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