Codice assicurazioni – richiesta risarcimento danni da circolazione stradale – eccezione di improponibilità della domanda ex artt. 145 e 148 – 08.03.07

Il Giudice di Pace di Pomigliano D’Arco, nell’Ordinanza fuori udienza dell’08.03.2007, rigetta l’eccezione d’improponibilità, così come formulata dalla compagnia di assicurazione, acclarando la condizione di proponibilità di cui agli artt. 145 e 148 dlt. 209/2005. L’argomento trattato nella presente ordinanza è di estrema attualità. Infatti, a seguito dell’entrata in vigore, nel nostro ordinamento, del Codice delle Assicurazioni, sono sorte numerose questioni interpretative, in riferimento, soprattutto, ai requisiti di proponibilità della domanda di risarcimento danni ex artt. 145 e 148. Parte della giurisprudenza propende per una interpretazione restrittiva, ritenendo improponibile la domanda, in mancanza di uno solo dei requisiti citati. Nel caso di specie, il Giudice adito, preliminarmente, precisa: “ L’assenza di taluni elementi, ancorchè previsti per legge, non condizionano l’attività giudiziaria ma soltanto quella stragiudiziale, essendo possibile, laddove necessario, integrarli”. In secondo luogo, stabilisce che la mancata richiesta di integrazione dati da parte dell’assicurazione nei termini, ex art. 148 comma 5, non rende improponibile la domanda di risarcimento danni.   

                                                        
                                                         
                                                               REPUBBLICA ITALIANA

                                                        IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Giudice di Pace di Pomigliano D’Arco Avv. Giovanni Manfredi ha pronunciato la seguente
  ORDINANZA FUORI UDIENZA 

Nella causa iscritta al N.148/07 del Ruolo Generale
Sciogliendo definitivamente la riserva, letti gli atti di causa;
-preso atto dell’eccezione d’improponibilità sollevata dalla convenuta …..Assicurazioni S.p.A.;
-ritenuta che la stessa appare essere rituale ma non pertinente;-accertato che la predetta Assicurazione S.p.A. non ha dato prova di aver usufruito delle facoltà di cui all’art. 148 c.5 dlt. 209/2005 a proposito di richiesta incompleta;
-ritenuto che detta opportunità, avvantaggia inequivocabilmente la sola compagnia di assicurazione, e che se evasa oltre il termine dei 30 giorni dalla ricezione della richiesta di risarcimento, non può arrecare pregiudizio al danneggiato, che nel dubbio si troverebbe a procrastinare l’introduzione del giudizio di risarcimento;
-rilevato che l’assenza di taluni elementi, ancorchè previsti per legge, non condizionano l’attività giudiziariama soltanto quella stragiudiziale, essendo possibile, laddove necessario, integrarli;
-ritenuto altresì, che la certezza del diritto è data sicuramente dal rispetto dei termini e che il non esercizio di esso nel termine previsto, determina certezze e diritti in capo a chi prima si trovava a doverli subire, perché nella disponibilità di altri;
-ritenendo che la mancata richiesta di integrazione dati, di cui all’art. 148 dlt. 209/2005, ha di fatto cristallizzato laproponibilità di cui al citato art. 148 c.1 e 2;
-rigetta l’eccezione d’improponibilità così come formulata dalla convenuta Assicurazione S.p.A., acclara lacondizione di proponibilità di cui agli artt. 145 e 148 dlt. 209/2005;
-ammette i mezzi istruttori così come articolati dalle parti con i testi indicati e rinvia per l’espletamento all’udienza …..05.07
Manda alla Cancelleria per le comunicazioni
Pomigliano D’Arco, 07/03/2007
Il Giudice di Pace
Avv. Giovanni Manfredi
Depositato in Cancelleria il 08.03.07  

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