24.01.2010. -Sentenza della Cassazione: «Possibile mandare i vigili urbani a quel paese» –

ROMA (24 gennaio) – Ci sono casi in cui si può mandare «a quel paese» il vigile perchè ha elevato una contravvenzione. La legittimazione arriva dalla Cassazione che, però, precisa: la minaccia va assolta nel caso in cui la multa sia stata fatta ad un automobilista che abbia «contingenze prioritarie che prevalgano su ogni altra esigenza».  
Ecco perché la Sesta sezione penale – sentenza 1997- ha annullato una doppia condanna per il reato di mianccia ad un medico catanese, Antonio C. che venne multato dalla polizia municipale per auto in divieto di sosta con rimozione forzata. Il medico, chiamato per una visita cardiologica urgente, aveva lasciato la macchina in divieto e, vedendo i vigili elevargli la contravvenzione, si era rivolto loro dicendo: «fatemi la contravvenzione e io vi farò vedere l’inferno». Una minaccia da condannare sia per il Tribunale che per la Corte d’appello di Catania (maggio 2008).
La difesa di Antonio C. ha fatto ricorso con successo in Cassazione sostenendo che in questo caso doveva scattare «l’esimente dell’adempimento del dovere» non escludibile «in ragione dello scarso livello di sensibilità dimostrato verso la difficile opera di controllo del traffico e delle esigenze della collettività».
 

Fonte: ilmattino.it

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