22.07.2010. – Avvocati, senza un aiuto i giovani non ce la fanno –

Gli italiani, si sa, quando c’è da litigare non si tirano indietro. Ma poi chi paga il conto? Al di là dell’imbarazzo professionale, gli avvocati cominciano a rumoreggiare. Perché sono proprio le toghe a pagare il conto delle lentezze della giustizia che, in tempi di crisi, allunga all’infinito l’incasso degli onorari. «Per noi avvocati la crisi comincia adesso», sbotta Ester Perifano, segretario generale dell’Anf, l’Associazione nazionale forense, «le aziende non hanno più risorse per pagare il professionista e gli enti pubblici tengono bloccate le parcelle mediamente un anno, un anno e mezzo. La situazione sta diventando insostenibile». E le prospettive non sono positive. I tagli contenuti nella Finanziaria gettano ombre sull’affidabilità degli enti locali che, in non pochi casi, si apprestano ad ingrossare l’esercito degli insolventi, trasformando le sofferenze in crediti inesigibili e lasciando a bocca asciutta i professionisti.
Il problema dei ritardi si riflette anche nelle aule dei tribunali.
Dal 2008 lo Stato ha bloccato i pagamenti delle parcelle per il cosiddetto «patrocinio gratuito» (tecnicamente si chiama patrocinio a spese dello Stato e garantisce il diritto alla difesa dei cittadini non abbienti).
Il problema è diffusissimo soprattutto tra i penalisti che si vedono costretti ad anticipare il pagamento dell’Iva, dell’Irpef e dei contributi alla Cassa forense. A pagare il conto più salato della crisi, però, sono i giovani, soprattutto quelli del Mezzogiorno che vivono sulla loro pelle le difficoltà di inserimento nel mercato del lavoro, anche a causa della mediocre preparazione universitaria. «Il livello medio di un neolaureato è piuttosto scadente», afferma Perifano, «per acquisire competenze maggiori i giovani devono investire nella loro formazione».
Il mutato contesto economico sta spingendo, infatti, la professione forense sempre più verso la specializzazione, ma la frequenza di corsi e master ha costi proibitivi che sono interamente a carico dei giovani e delle loro famiglie.      

Fonte: Italia Oggi

 

Potrebbero interessarti anche...