20.10.09. – Gli esami di stato diventano più selettivi – accesso agli Albi. Rispetto al 2003 successi in calo del 10% –

Più ripida la strada da percorrere per l’iscrizione agli albi. La panoramica 2003-2007 sui risultati degli esami di Stato mostra che la probabilità di ottenere l’abilitazione si è ridotta del 10 per cento. Se infatti nel 2003 due candidati su tre (il 66%) erano riusciti a superare la prova, nel 2007, secondo gli ultimi dati diffusi dal ministero dell’Università e dagli ordini, solo uno su due (il 55%) ha raggiunto il traguardo. Il quadro. completa la ricognizione compiuta sul Sole 24 Ore di ieri.  Spicca su tutte la categoria degli avvocati, che ha registrato una riduzione del tasso di successo del 22 per cento.
Nel 2003 in circa 35 mila si sono presentati alla prova di abilitazione e solo in poco meno di i6mi- la (il46%) hanno ottenuto il sospirato titolo. La performance non è stata la stessa su tutto il territorio nazionale: la forbice era estesa dal 71% di promossi a Catanzaro al 19% appena di Trieste.
A partire da quell’anno è poi entrata in vigore la riforma Castelli, che ha modificato il sistema di correzione: a valutare gli scritti sono ora commissioni appartenenti a distretti di corti d’appello diversi da quelli in cui il praticante svolge l’esame, sorteggiate tra sedi omogenee per numero di iscritti alla prova.
Nel 2007 hanno iniziato il percorso di esame oltre 4omila aspiranti avvocati, ma solo in 9.905 (il 24%) sono arrivati a fine corsa. Il record di bocciature è andato a Trento (con gli elaborati scritti corretti da Caltanissetta), mentre Catanzaro ha “regalato a Palermo il maggior numero di abilitati (66%). In futuro il quadro potrebbe cambiare ancora. Il progetto di riforma, all’esame della commissione giustizia del Senato, prevede una maggiore selezione ‘a monte’, con un test informatico di ingresso per l’iscrizione al registro dei praticanti. Il tempo non ha invece lasciato un segno nelle prove per veterinari e farmacisti, con tassi di successo che si sono confermati intorno al 100 per cento. E dentisti e medici continuano a Vantare una quota di abilitati superiore al 90 per cento. Mentre ancora un candidato architetto o commercialista su due riesce a ottenere l’agognato “pezzo di carta’. Per loro gli esami distato vengono preparati e valutati in totale autonomia dagli atenei, con risultati diversi da sede a sede. Così, ad esempio, per i dottori commercialisti nel 2007 Torino si è distinta come sede con la maggiore percentuale di abilitati (90%), mentre a Udine solo il 7% ce l’ha fatta. Mentre la Seconda Università di Napoli è apparsa più morbida con gli aspiranti architetti (94% dei promossi), Trieste si è distinta come la più rigida (25%). Infine migliora del 2% il tassodi successo per chi vuole intraprendere la carriera notarile, in assoluto la professione più selettiva tra quelle esaminate. Qui, però, si tratta di un concorso con un numero programmato.
La fotografia dal 2003 al 2007 ha visto anche un aumento dei posti in “palio”, passati da 200 a 230. Dal 2006, inoltre, la pratica è stata ridotta da 24 a 18 mesi, sei dei quali possono essere svolti nell’ultimo annodi Università.
Chiara Bussi 
   

Fonte: Il Sole 24 Ore

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