08.07.2010 – Manovra, ausiliari al posto dei giudici nei processi civili. Pd: giustizia sovvertita
08.06.2010 – Manovra, ausiliari al posto dei giudici nei processi civili. Pd: giustizia sovvertita L’opposizione reagisce a due emendamenti del governo: «Per il Lodo Mondadori il premier pagherà il 5% del dovuto» ROMA (7 luglio) – Nasce la figura dell'”Ausiliario” che potrà sostituire il magistrato nelle cause civili. Lo propone il governo con un emendamento alla Manovra che certamente farà discutere, visto che l’opposizione lancia già un’accusa: «Così si privatizza la giustizia». Per smaltire l’arretrato, insomma, il giudice civile potrà nominare «anche con decreto pronunciato fuori udienza e comunicato alle parti» un ausiliario «per la sollecita definizione della controversia». Gli ausiliari, che dovranno costituirsi in un apposito albo, potranno essere ex magistrati, ex avvocati, ex notai, professori di diritto o anche ricercatori. Al cancelliere che assumerà la prova, tra i 50 e i 75 euro l’ora. Al cancelliere al quale, secondo l’emendamento del governo alla manovra sul processo civile, verrà delegata l’assunzione della prova testimoniale potrà incassare, per ogni ora del suo impegno, una cifra che potrà oscillare tra i 75 e 50 euro. E’ quanto si legge nell’allegato C presentato dal governo alla manovra. Il compenso per il cancelliere, si legge nell’allegato, è commisurato al tempo che impiegherà ad assumere la prova e verrà determinato in base alle “‘vacazioni”: con questo termine si intende un meccanismo di liquidazione del compenso che il governo, in questo caso, traduce in un’ora di lavoro. «L’onorario per la prima “‘vacazione” (cioè per la prima ora) è di 75 euro», mentre sarà di 50 per ogni ora successiva. Tale compenso sarà raddoppiato quando il termine per il compimento delle operazioni non superi i cinque giorni. Potrà poi essere aumentato fino al 50% se il termine non supererà i 15 giorni. Pd: colpo di mano sul processo civile. «Il ministro Alfano vuole approfittare della manovra economica per riformare, con un colpo di mano, il processo civile – attacca Silvia Della Monica, capogruppo Pd in commissione Giustizia – Per questo, invece di riempire i vuoti di organico dei magistrati, la risposta è sostituirli con “ausiliari”, e delegare a precari della giustizia il giudizio e ai cancellieri l’assunzione delle prove. L’ordine giudiziario viene così demolito e lo stesso sistema della giurisdizione e delle garanzie per i cittadini in piena violazione dei principi costituzionali. Questo emendamento che sovverte la giustizia civile, senza nessun vantaggio effettivo per i diritti dei cittadini e per l’economia del Paese, rischia di essere approvato a breve con il voto di fiducia e senza la possibilità di riflessione e confronto. Continua, quindi, quel pericoloso processo di degiurisdizionalizzazione, cui questo governo dedica particolare impegno. Contemporaneamente giunge in commissione Bilancio, tramite il ministro della Giustizia, anche un altro emendamento, sicuramente gradito al premier, e che perfeziona una norma ad personam del marzo 2010. Mentre a tutte le istituzioni e al Paese si impongono irragionevoli sacrifici e tagli, sarà difatti consentito a Berlusconi di estinguere il contenzioso tributario per il Lodo Mondadori con il pagamento di una modesta somma: il 5% del dovuto». Fonte: il messaggero.it |