01.12.2010. – Mediazione, no all’obbligo –

Con una mozione votata all’unanimità si conclude l’assise nazionale di Genova. I legali chiedono di riaprire il confronto sul nuovo rito “E’ stata una dimostrazione di unità della categoria”: commenta così il congresso forense organizzato a Genova Maurizio de Tilla, presidente ancora in carica dell’Organismo unitario dell’avvocatura (Oua) fino alla prossima assemblea che rinnoverà gli organismi dirigenti, ma già rieletto all’unanimità come delegato dal foro napoletano.
L’assise di Genova si conclude con l’approvazione all’unanimità di una mozione contro la mediaconciliazione obbligatoria (si chiede anche la riapertura del confronto e la proroga dell’entrata in vigore del nuovo istituto) e con l’elezione dei 79 delegati dell’organismo di rappresentanza politica dell’avvocatura, l’Oua. “Abbiamo un’avvocatura – sottolinea de Tilla – che si è confrontata apertamente per proporre un nuovo modello di giustizia a misura di cittadino e per il rilancio economico del Paese. Abbiamo discusso per costruire una professionalità che punti su qualità e merito: per una professione che sia sempre di più al passo con i tempi”. La piattaforma politica condivisa dall’avvocatura chiede, fra l’altro: abrogazione della Legge Bersani (anche per decreto legge, se si scioglie il Parlamento), riconoscimento del ruolo costituzionale dell’avvocatura, riforma forense, accesso programmato e di qualità all’università, formazione qualificata e regolamento sulle specializzazioni. Per il distretto di Corte d’appello di Napoli sono stati eletti delegati Oua anche Michele Gallozzi, Marcello Luparella, Agostino Maione, Carlo Maria Palmiero e Giovanni Zambelli. Mario Cretella e Filippo Falvella sono invece gli eletti in rappresentanza del distretto di Salerno.    

Fonte: Il Denaro 

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