Giudice di Pace in sciopero dal 6 all’11 giugno

L”Unione Nazione Giudici di Pace e l”Associazione Nazionale Giudici di Pace hanno proclamato lo sciopero della categoria dal 6 all” 11 giugno prossimi e avvertono il Governo: “se non interverra” prontamente, accogliendo le nostre istanze e presentando i necessari aggiustamenti alla legge delega di riforma della magistratura onoraria e degli uffici del Giudice di Pace, si rischia il definitivo collasso della Giustizia”.
Le due organizzazioni ribadiscono le richieste di stabilizzazione e di riconoscimento del ruolo istituzionale dei giudici di pace (continuita” del servizio sino all”eta” pensionabile, piene tutele previdenziali ed assistenziali, congruo compenso, indipendenza del giudice ed autonomia degli
uffici) e denunciano il “comportamento reiteratamente scorretto del Governo”. L”esecutivo, accusano, “anziche” disporre, in attesa della definizione delle procedure di conferma dei magistrati in servizio, la proroga nelle funzioni con decreto legge, unico strumento consentito dalla Costituzione”, sta procedendo con “un decreto legislativo farraginoso, peraltro parzialmente attuativo di una legge affrettata e incostituzionale”.
Nel frattempo “gli uffici del Giudice di Pace sono nel caos, a seguito del conferimento del potere di coordinamento ai Presidenti di Tribunale, i quali non possono certo garantire la costante presenza in ufficio”. E non è tutto: “il 31 maggio scade il termine per l”approvazione dell”elenco degli uffici del
Giudice di Pace attualmente chiusi ed ammessi alla riapertura a spese dei Comuni, senza che il Ministero abbia ancora assunto le dovute decisioni”.
Si tratta di “una politica sconsiderata, che rischia di nuocere gravemente al funzionamento degli uffici del Giudice di pace, gli unici che garantiscano la ragionevole durata del processo, con durata media delle cause civili e penali di 10 mesi”.  (ANSA).

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