03.12.2010. – Giustizia: de Tilla (OUA), se cade Governo servono due DL per eliminare Legge Bersani e Obbligo Media-Conciliazione –

(ANSA) -RIMINI, 2 DIC – ”Se si andasse allo scioglimento del Parlamento, chiediamo due decreti legge: uno per abrogare la legge Bersani e l’altro contro l’obbligatorieta’ nella media-conciliazione”.
Lo chiede il presidente dell’Organismo unitario dell’avvocatura, Maurizio De Tilla, intervenuto a un convegno al Salone della fiera della giustizia di Rimini, inauguratosi oggi e giunto alla seconda edizione. Se invece il governo proseguisse nel suo mandato, secondo De Tilla e’ necessario ”applicare al piu’ presto il patto per la giustizia, condiviso tra avvocati e magistrati, per far funzionare la macchina giudiziaria. In questa direzione e’ opportuno ripartire dal nostro decalogo di proposte. Crediamo anche che sia importante sostenere il ddl sul riconoscimento costituzionale dell’avvocatura presentato dall’onorevole Pecorella”. ”Il messaggio che vogliamo sottolineare – ha aggiunto De Tilla – e’ la centralita’ dei diritti dei cittadini, la modernizzazione della giustizia, il rilancio del ruolo dell’avvocato, l’impegno per la competitivita’ del sistema Italia”. Tra le proposte riorganizzative dell’Oua, la riforma del giudice laico, l’impiego dei manager nei tribunali, la diffusione dei modelli migliori, l’investimento per l’innovazione e per il processo telematico. ‘No’, invece, ”alle sezioni distaccate, all’ausiliario del giudice e a proposte pasticciate su giustizia civile e penale”. Il Salone della giustizia e’ stato inaugurato stamani dal presidente della Commissione giustizia del Senato, Filippo Berselli, insieme al vice presidente del Csm, Michele Vietti. Presenti anche i sottosegretari Elisabetta Casellati e Giacomo Caliendo, il capo gruppo Pdl al Senato, Maurizio Gasparri e Luigi Li Gotti dell’Idv. L’Anm ha ‘inviato’ il presidente Luca Palamara. Un messaggio di saluto al Salone e’ stato inviato dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e dal presidente del Senato, Renato Schifani. (ANSA).

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